Giovani, motivati e con le idee chiare. Sono tante le facce nuove in questa campagna elettorale. Entrambe le liste hanno aperto le porte a candidati alla prima esperienza che hanno accettato con entusiasmo la sfida per rilanciare il turismo, organizzare iniziative culturali, potenziare e realizzare alcune strutture per ragazzi.
Monia Donati, 32 anni, si presenta con la lista “Uniti nel centro-sinistra” che candida sindaco Pietro Cavallo. “Quando esponenti del Pd mi hanno invitata a far parte della lista mi ha fatto molto piacere. Potrei avere una concreta possibilità per dare una mano allo sviluppo del territorio e far sì che Mondolfo diventi realmente il quarto Comune della provincia, non solo per il numero degli abitanti, ma per potere e forza attrattiva”.
Quale sarà il tuo apporto se sarei eletta? Hai qualche progetto particolare in mente?
“Sono giornalista pubblicista e oggi mi occupo di comunicazione e marketing. Sicuramente il primo contributo che vorrei apportare è quello di una maggiore comunicazione, verso la cittadinanza e i turisti. Si accusa spesso il Comune di essere immobile. In realtà di cose ne sono state fatte e c’è un certo fermento organizzativo e culturale, grazie anche a diverse associazioni molto attive negli ultimi anni.
Certamente poi molto altro ancora si può e si deve fare, ma mettere in rete tutti, dando notizia delle iniziative, dei servizi e delle possibilità di sviluppo, mi sembra un buon primo punto di partenza”.
Certamente poi molto altro ancora si può e si deve fare, ma mettere in rete tutti, dando notizia delle iniziative, dei servizi e delle possibilità di sviluppo, mi sembra un buon primo punto di partenza”.
Come pensi di muoverti per rilanciare il turismo?
“Non vorrei esprimermi indicando grandi progetti, perché mi sembrerebbe anacronistico, in quanto so bene che i fondi a disposizione sono limitati e che anche strade come le tasse del soggiorno, che aiuterebbero il budget da investire nel turismo, sono state cause di grandi contrasti. Per cui ritengo che la via migliore sia quella della concertazione e del lavoro di squadra con i commercianti.
Certo, ho delle idee in mente per l’arredo urbano, la digitalizzazione dell’offerta turistica, alcune iniziative, bandi europei da poter sfruttare, ma mi piacerebbe partire chiamando in causa tutti coloro che investono e vivono di turismo e sentire le loro idee, per trovare dei percorsi da fare insieme.
Se parliamo di sogni, invece, vorrei riqualificare gli spazi in disuso, restituendoli alla cittadinanza.
Poi mi piacerebbe molto riuscire a ricreare quell’apprezzamento che questo territorio aveva negli anni ’60 e’70, partendo anche da un rinnovato senso di appartenenza, che si trasformi in voglia di contribuire a questo rilancio”.
Certo, ho delle idee in mente per l’arredo urbano, la digitalizzazione dell’offerta turistica, alcune iniziative, bandi europei da poter sfruttare, ma mi piacerebbe partire chiamando in causa tutti coloro che investono e vivono di turismo e sentire le loro idee, per trovare dei percorsi da fare insieme.
Se parliamo di sogni, invece, vorrei riqualificare gli spazi in disuso, restituendoli alla cittadinanza.
Poi mi piacerebbe molto riuscire a ricreare quell’apprezzamento che questo territorio aveva negli anni ’60 e’70, partendo anche da un rinnovato senso di appartenenza, che si trasformi in voglia di contribuire a questo rilancio”.
